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La presenza del reticolo centuriale noto come graticolato, testimonia l'origine Romana di Camposampiero ed oltre ad esso, anche i numerosi ritrovamenti archeologici avvenuti nel corso degli anni.

Dopo le distruzioni longobarde la città venne fortificata con un importante crinta muraria e divenne signorìa dei Camposampiero.

Di quest'epoca rimane anche la leggenda legata alle ultime ore di vita di Sant'Antonio qui dedito alla predicazione nel luogo ove sorge il Santuario del Noce, albero sotto al quale il grande santo si intratteneva. Da qui partì, ormai morente, per l'ultimo viaggio verso il convento di Padova, ma morì lungo la strada a lui dedicata, proprio alle porte di Padova in località Arcella.

In posizione strategica poichè posta sulla direttrice Padova - Bassano e sulla strada per Noale, fu dotata di una rocca e di proprie difese.

Nel 1405 subì la sottomissione a Venezia, vedendosi assegnato un vicario veneziano, a sottolinearne l'importanza strategica.

Nuovi assalti e distruzioni nel 1513.

Da allora il Castello iniziò un rapido declino fino alla distruzione quasi completa nel 1700.

Le mura vengono demolite invece attorno al 1841.

Rimangono Palazzo Tiso, del XI - XII sec. completamente restaurato e sede del Comune, il suggestivo Santuario del Noce del sec. XV, abbellito da affreschi del sec. XVI e la Torre Padovana o Torre dell'Orologio.

Per maggiori INFO: www.comune.camposampiero.pd.it


 

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